martedì 13 settembre 2011

Pio IX - Iam vos omnes (13 settembre 1868)

sulla esortazione, rivolta ai fratelli separati, a ritornare in seno alla vera Chiesa, in vista del Concilio Ecumenico Vaticano I

giovedì 8 settembre 2011

Pio IX - Arcano divinae (8 settembre 1868)

sulla esortazione a partecipare al Concilio Vaticano I rivolta ai Patriarchi delle Chiesa Orientali

san Pio X - Pascendi Dominici gregis (8 settembre 1907)

sugli errori ormai sostenuti anche da cattolici e da ecclesiatici e sulla condanna del modernismo e dei modernisti: sull’agnosticismo dei modernisti, sulla immanenza vitale dei modernisti, sulla coscienza religiosa dei modernisti, sulla storicità dei modernisti, sul sentimento religioso dei modernisti come base di ogni religione, sulla elaborazione intellettuale dei modernisti come fondamento della Fede, sulla connotazione precipuamente umana dei dogmi sostenuta dai modernisti, sulla mutabilità dei dogmi sostenuta dai modernisti, sulla Fede intesa dai modernisti come esperienza religiosa, sul sentimento religioso e sull’esperienza religiosa intese dai modernisti come fondanti ogni religione, sulla equivalenza delle religioni derivante dalle convinzioni moderniste, sulla identificazione dei modernisti tra Verità e vita vissuta, sulla mutua separazione tra Fede e scienza che per i modernisti non sono in opposizione anche quanto dissentono tra loro, sulla primazia della scienza in ordine alla comprensione della Fede che per i modernisti è umanamente soggetta alla ricerca scientifica, sulla critica alla Chiesa che per i modernisti non vuole adattare i suoi dogmi all’evoluzione del pensiero umano, sulla strumentalità delle formule di Fede che per i modernisti vanno soggette all’utilità umana, sulla evoluzione degli articoli di Fede e dei Sacramenti che per i modernisti sono soggetti all’esperienza vitale dell’uomo, sulla immanenza della Fede e del culto che per i modernisti mutano nel tempo e nello spazio, sulla dipendenza della ispirazione divina dall’esperineza religiosa che per i modernisti è formativa dei Libri sacri, degli articoli di Fede e del culto, sull’autorità e sul magistero della Chiesa che per i modernisti hanno fondamento nell’umana collettività e nella sua coscienza religiosa, sulla mutua separazione tra Chiesa e Stato che per i modernisti è tutt’uno con la separazione tra essere credenti ed essere cittadini, sulla primazia della conduzione umana dell’esistenza che per i modernisti è fondamento della autorità e del magistero della Chiesa, sulla primazia della evoluzione che per i modernisti regge anche la Rivelazione e la Religione, sulla Religione intesa dai modernisti come derivante dai mutevoli bisogni dell’uomo, sulla inevitabile mutabilità della Chiesa e dei suoi insegnamenti che secondo i modernisti dipendono dalla coscienza collettiva e dall’evoluzione umana, sulla immanenza vitale che per i modernisti regge la ricerca storica, filosofica e teologica, sulla inevitabilità che la ricerca dei modernisti sia di fatto una ricerca aprioristica, sulla erranza della ricerca moderna storica e filologica, sulla erranza della esegesi moderna dei testi scritturali, sulla erranza dei moderni apologisti che sono anch’essi figli del razionalismo, sulla erranza dei moderni apologisti che sono anch’essi convinti dell’immanenza della Religione, sulla smania di innovazione che pervade la mente dei modernisti, sulla condanna di coloro che vorrebbero introdurre nei seminari gli insegnamenti modernisti che sottomettono la teologia alla filosofia, sulle cause morali che generano il modernismo: aberrazione dell'intelletto, curiosità e superbia, sulle cause intelletuali che generano il modernismo: ignoranza, smania di novità, sull’obbligo che a fondamento degli studi sacri si ponga la filosofia scolastica, sulla esclusione dei modernisti dall’insegnamento e dall’ordinazione, sul bando degli scritti infetti da modernismo, sulla probizione dei congressi per sacerdoti tranne che non si trattino materie pertinenti, sulla istituzione del Consiglio di vigilanza diocesano per contrastare il modernismo